DIMISSIONI ASSESSORE GIUSEPPE AUGURUSA (5/1/2021)
Comunicato stampa Dimissioni assessore Giuseppe Augurusa
Questa mattina ho rassegnato le dimissioni dalla carica di Assessore del Comune di Arese con delega alla Cultura, alle Politiche del lavoro e sviluppo di impresa, alle Società partecipate e controllate.
Dopo oltre dodici anni spesi nella vita pubblica locale e poco meno di otto, a metà del secondo mandato, nella funzione di amministratore pubblico, ruolo che credo di aver svolto con onore, abnegazione e spirito di servizio nell’esclusivo interesse della collettività, sono venute meno le ragioni personali e politiche per proseguire questa importante esperienza; in cui ho speso molto e che mi ha dato altrettanto.
https://www.comune.arese.mi.it/pubblicazioni/assessori/assessori_dettaglio.asp?ID_M=15&ID=23 Gli impegni e le maggiori responsabilità professionali che mi portano sempre più spesso all’estero e che dal 2021 (pandemia permettendo), si intensificheranno, non sono tuttavia sufficienti a spiegare quella che è stata una scelta difficile e per me molto dolorosa.
Sono state le ragioni politiche a prevalere nella decisione di porre fine a questa lunga pagina, personale non meno che collettiva. Una decisione presa a malincuore a seguito di una progressiva ed inarrestabile divaricazione delle opinioni, delle valutazioni e degli orientamenti tra me il Sindaco e la Giunta in questo secondo mandato, a cui hanno corrisposto scelte, atteggiamenti, approcci alla risoluzione dei problemi diversi.
Tuttavia il prevalere del senso di responsabilità per la gestione della fase più acuta della pandemia a per la delicatezza di alcuni dossier aperti, ci ha indotto a rinviare questa separazione ad oltre sei mesi dalla fase più acuta dello scontro politico, trasformatosi, nel frattempo incomprensibilmente, in scontro personale. Una progressiva diffidenza contro cui nulla ha potuto neppure il grande lavoro e le tante soddisfazioni condivise di questi anni, unanimemente riconosciute, di cui, tra le altre che mi hanno direttamente coinvolto, mi piace ricordare: un nuovo centro civico offerto alla città, la profonda razionalizzazione del sistema delle Società partecipate, l’autonomia finanziaria della Gallazzi Vismara (oggi nuovamente messa a dura prova dagli effetti anche economici del Covid), l’approvazione dei piani dei distretti naturali del commercio, un nuovo volto all’offerta culturale del nostro Comune.
Un clima che non ha tuttavia impedito al Partito Democratico, che ringrazio, di cercare pur non riuscendovi, la ricomposizione di una frattura nell’interesse dell’Amministrazione pubblica, della nostra comunità politica e, forse, anche del progetto politico futuro verso il 2023. Un appello quello del PD locale che affonda nella nostra storia comune e guarda al futuro prossimo, del tutto inascoltato e che ha finito per risolversi nella presa d’atto di una separazione “consensuale”.