lettera aperta agli iscritti di Ilia Luchini, Umberto Piovesan, Giuseppe Augurusa a sostegno di Andrea Orlando "una casa divisa non può reggere"
Carissime/i,
come già saprete domenica pomeriggio i soli iscritti saranno chiamati ad esprimere la propria preferenza al candidato alla segreteria nazionale del partito democratico. Alla figura di ciascun candidato è collegata una lista di appoggio che, su base proporzionale, nominerà i delegati alla convenzione provinciale. Noi ci onoriamo di appoggiare la candidatura di Andrea Orlando, militante del PD ed attuale ministro della Giustizia.
Solo il 30 aprile le primarie saranno aperte a tutti coloro che si dichiareranno elettori del PD, confermando lo spirito di partecipazione ed inclusività che è un tratto distintivo della storia del nostro partito fin dalla sua fondazione.
Sosteniamo Orlando perché riteniamo necessaria una discontinuità alla guida del partito democratico nella nuova fase politica che si è determinata, in particolare dopo l'esito del referendum costituzionale del 4 dicembre, che ci consegna: un paese spaccato, un sistema elettorale sostanzialmente proporzionale che richiede un ripensamento delle strategie sulle alleanze fin qui praticate, una scissione a sinistra dagli esiti ancora imprevedibili dentro il partito ed una più silenziosa, ma non per questa meno deleteria, tra il partito ed i suoi iscritti in caduta libera, tra il partito ed i suoi elettori sulla base degli orientamenti noti.
Sosteniamo quindi, insieme a altri compagni ed amici, Andrea Orlando perché è uomo per un progetto collettivo e non uomo solo al comando. Candidato alla sola segreteria del partito dopo che l'esperienza di questi anni ci ha dimostrato che la sovrapposizione con la Presidenza del Consiglio non sia stata efficace per il partito.
Lo sosteniamo perché è uomo che unisce, non uomo che divide. Ce lo dice la volontà di dialogo con i soggetti di rappresentanza dimostrata nella sua attività di Governo e, in queste settimane, nell'attenzione posta al mondo del centro sinistra dell'associazionismo, della rappresentanza sociale; tutti soggetti che la gestione di questi anni sembra aver trasformato da compagni di viaggio in antagonisti.
Lo sosteniamo infine perché ci convincono le sue proposte che potrete trovare sul documento allegato: sul lavoro e sullo sviluppo, sull'economia e sull'Europa, sui diritti civili e sul ruolo del partito nei tempi difficili dell'avanzata delle destre populiste.
Vi invitiamo a sostenerlo insieme a noi perché pensiamo sia l'occasione per non perdere lo spirito del progetto iniziale del nostro Partito Democratico: quell'ambizione storica di interpretare la modernità di un mondo che cambia con la capacità di tenere insieme le grandi culture riformiste cattolico democratiche e socialiste.
Norberto Bobbio ci ricordava che nel mondo che cambia il discrimine tra libertà ed eguaglianza non viene superato con la semplice ed abusata contrapposizione tra innovazione e conservazione. Quelle domande restano sempre attuali.
Per dirla con Andrea Orlando:"nell'ansia di rottamare il novecento non ci si accorge che si rischia di tornare all'ottocento".
Buon congresso a tutti
Arese 24 marzo 2017
Regole congressuali 2017:
La presente comunicazione viene inviata in ottemperanza alla delibera n. 1 della Commissione metropolitana per il Congresso
